UN ALTRO BATTITO DEL TUO CUORE
- Maria Rita Bagalini
- 6 nov 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Eccoci al secondo capitolo della Heartbeats series di Adelia Marino.

TITOLO: Un altro battito del tuo cuore
AUTRICE: Adelia Marino
GENERE: Contemporary Romance
SERIE DI RIFERIMENTO: The Heartbeats series vol.2
NUMERO DI PAGINE: 221
EDITORE: Newton Compton
TRAMA:
Sono bastate quattordici ore affinché la vita di Brooke Collins cambiasse irreversibilmente. Tutti i suoi piani, i suoi sogni, le sue aspettative si sono disintegrati in milioni di pezzi impossibili da rimettere insieme. Quindi lei ha messo in atto il piano B: laurearsi, stare lontano dagli uomini, non lasciarsi coinvolgere. Hunter Scott è cresciuto con sua sorella, adora i videogiochi e sa essere un vero gentiluomo. Non ama essere al centro dell'attenzione e cerca di vivere appieno la sua vita: studia ciò che gli piace, si prende cura della sua famiglia e vede il mondo a colori, perché si sa, tutto potrebbe finire da un momento all'altro. Quando conosce Brooke, si rende conto che il suo mondo invece è in bianco e nero e decide di aiutarla a venir fuori da quel suo universo nei toni di grigio. Il suo è un colpo di fulmine in piena regola, ma per Brooke non è così...
COSA NE PENSO:
Dal suo primo romanzo ormai questa scrittrice è diventata una delle mie preferite ed è sempre un piacere leggere i suoi lavori.
Dopo Blake e Dakota, a tenerci compagnia questa volta sono Brooke e Hunter.
Brooke Collins, capelli rossi e aria misteriosa, ha nella mente e sul corpo i segni di una notte che l’ha segnata profondamente. Ora il suo obbiettivo è quello di essere invisibile ed evitare i posti affollati, si fida di poche persone e l’unico che la conosce realmente è Devon, il suo miglior amico gay.
Hunter Scott, capelli e occhi scuri, neanche a dirlo è il cugino di quello sboccato di Blake, studia grafica all’università ed è il supereroe che tutte desideriamo incontrare. Ragazzo dall’animo buono e gentile, ha però anche lui qualcosa da nascondere.
Hunter e Brooke sono una coppia speciale proprio come speciale è il loro amore. La dedizione di Hunter nel cercare di rompere la barriera che Brooke ha creato davanti a sé, fa onore al genere maschile. Nonostante le reticenze della ragazza, Hunter trova sempre un modo dolce, premuroso e semplice per fare in modo che Brooke ogni giorno acquisti un po’ di fiducia in lui e in sé stessa.
“Cosa posso fare per renderti migliore la giornata?”
Questa è la loro frase, ma tutti dovremmo adottarla e utilizzarla con le persone a cui teniamo e amiamo. L’affetto non si può dare per scontato, va dimostrato ogni giorno con gesti e parole. Tenere a una persona e voler essere speciale per lei vuol dire anche esserci quando ne ha bisogno, ascoltarla e sostenerla. Questo è quello che fanno Hunter e Brooke e questo è il motivo per cui ho pianto dalla prima all’ultima pagina. Il loro è un amore che non ha doppi fini, è un amore sincero, con i suoi problemi è ovvio, ma presto entrambi capiscono che aver paura di rischiare e di mettersi in gioco non porta da nessuna parte. Hunter e Brooke sono degli innamorati quasi in via d’estinzione e questo libro è un piccolo gioiellino in grado di far capire che non importa quanto la vita ci abbia spezzato e quanto lo stia ancora facendo, se c’è amore un modo per essere felici lo si trova sempre. Questa storia ci insegna che invece di incagliarci tra gli scogli del nostro dolore, sarebbe meglio provare ad aprirci verso quella persona che rende migliore i piccoli ma importanti momenti della nostra vita. Nessuno è mai realmente solo e dobbiamo renderci conto che ci può essere qualcuno in grado di amare ogni sfumatura di noi.
«Il nostro passato non deve avere il potere di definirci», mormorò lui, più serio di quanto non l’avessi mai sentito.
«È impossibile, Hunter», replicai in tono sommesso.
«Forse hai ragione, ma spetta solo a noi decidere come reagire agli affronti della vita», le sue parole mi arrivarono dritte al cuore.
Come sempre la scrittura di Adelia è fluida, chiara, precisa e questo permette di divorare il libro in pochi giorni. Il romanzo, mi pare ovvio, è straconsigliato!

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