LA POESIA DELL'ANIMA
- Maria Rita Bagalini
- 12 ott 2019
- Tempo di lettura: 4 min
Una lettura magica, soffice e delicata che ti accarezza il cuore.

TITOLO: La poesia dell'anima
AUTRICE: Patrisha Mar
GENERE: Romanzo rosa
SERIE DI RIFERIMENTO: Libro auto-conclusivo
NUMERO DI PAGINE: 322
EDITORE: Newton Compton
TRAMA:
Giulio Dante è un giovane meccanico che vive ad Ancona, ha una passione segreta per la poesia e fa da padre al fratello Tommaso, che ha la sindrome di Down. Nella sua vita non c’è posto per l’amore, ma solo per avventure mordi e fuggi. Giulio, però, non ha fatto i conti con il destino: sarà proprio una delle sue “avventure”, la prorompente Dafne, a presentargli Anna Prete, futura impiegata dell’officina. Chissà se il loro rapporto resterà puramente professionale… Una storia d’amore delicata e romantica, in cui i protagonisti sono alla ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo. Sentimenti, voglia di riscatto, rimpianti, equivoci, paura, amicizia e amore: gli ingredienti perfetti per un romanzo che punta dritto al cuore.
COSA NE PENSO:
Conoscendo già l’autrice ero consapevole di immergermi in una lettura magica, soffice e delicata che ti accarezza il cuore. Cosa dire? Patrisha Mar ha l’innato dono di intrappolarti tra le parole, gli sguardi e i sentimenti dei suoi protagonisti!
Giulio è un meccanico che lavora in un’officina di Ancona, ha perso i genitori e, come un padre, si prende cura di suo fratello minore Tommaso affetto dalla sindrome di Down. Giulio ha una particolarità, proprio per sfuggire ai doveri che la vita gli ha imposto, cerca di sfogarsi con avventure “mordi e fuggi”, non pretendendo nulla dalle ragazze con cui esce se non del sano e puro divertimento a letto.
Anna, occhiali calati sul naso, coda di cavallo e guance che arrossiscono facilmente, è una ragazza timida ed introversa. Vive con i suoi genitori e ha dovuto abbandonare gli studi di medicina per prendersi cura del padre che, dopo aver avuto un ictus, ha bisogno di cure e attenzioni. Anna ha una particolarità, legge tantissimo, ama le brughiere e l’ardore di Mr Darcy.
“Non c’era niente di meglio che un bel romanzo per evadere dalla realtà e fingersi diversa, più forte, coraggiosa e sicura di sé.”
All'apparenza sono due mondi agli antipodi, lui che non si lega a nessuna, ma vuole soltanto prendere e dare senza impegno, utilizzando il sesso come sport; lei che desidera certezze nel presente come nel futuro, una donna per la quale è vitale impegnarsi e sentire di fare la differenza per qualcuno. Il loro primo incontro è architettato da Dafne, la migliore amica di Anna e l’attuale “avventura” di Giulio. Quest’ultimo cerca qualcuno che possa occuparsi della contabilità in officina dato che il suo collega Angelo non ne capisce nulla. Anna è in cerca di un lavoro per non gravare troppo sulle spalle dei genitori e aiutarli con le spese del mutuo.
Tra le giornate che devono condividere in officina e gli incontri casuali al supermercato, tra Anna e Giulio si crea un legame, un’intesa, una sensazione di benessere che entrambi avvertono solo quando sono insieme. Ci sono però troppi ostacoli a qualsiasi cosa stia nascendo tra loro. Giulio va a letto con Dafne e Anna non farebbe mai un torto alla sua migliore amica, permettendosi anche lontanamente di pensare al suo datore di lavoro in un modo che non sia professionale.
“Nonostante avesse tenuto Giulio a distanza, la sua presenza, la sua costanza, i suoi sorrisi erano filtrati attraverso le barriere che aveva innalzato e l’avevano disarmata, senza che se ne rendesse conto. Tanti piccoli episodi, apparentemente innocui, avevano costruito in lei l’immagine di qualcuno, l’aspettativa di un qualcosa, la speranza di essere vista. […] Non si era accorta che Giulio le era entrato nel cuore. Si stava affezionando a lui, gli si voleva avvicinare ed era consapevole di non poterlo assolutamente fare.”
Ed è qui che entra in ballo Tommaso. Lui fa la conoscenza di Anna un giorno in spiaggia e dopo aver scoperto che lavora per il fratello, con dolcezza e pazienza mostra a Giulio ciò che finge di non vedere: lei è quella giusta per lui; deve smetterla di perdere tempo in scorribande di una notte e lasciar entrare l’amore nel suo cuore! Tommaso, malgrado la sindrome che non lo rende di certo meno sveglio e tenace, è il filo che unisce i due giovani alla scoperta di un sentimento che li coglie di sorpresa, spaventandoli e rendendoli felici in egual misura.
“La poesia dell’anima” è un libro che va letto. I personaggi sono così reali da permettere di immedesimarsi in loro senza alcuna difficoltà. Le vicende coinvolgenti e spontanee fanno in modo che ci si riconosca in qualche dialogo o episodio. Seppur scritto in terza persona, non si ha affatto la sensazione di essere fuori dalla narrazione e tutto grazie al talento dell’autrice nel trasmettere emozioni. Attraverso la scrittura piacevolmente scorrevole, l’amore, il tormento, la paura e la trepidazione diventano quasi un cammino personale del lettore. Libro consigliatissimo per riflettere un po’, capire che non bisogna fermarsi alle apparenze, ma che occorre osservare le persone, capirle e scavare dentro di loro. In fondo, nonostante la freddezza e il distacco che chiunque è in grado di ostentare, tutti vogliamo poche cose dalla vita : essere apprezzati per ciò che siamo, essere amati e amare a nostra volta.

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