DREAM HUNTERS - IL VELIERO DELLE ANIME
- Maria Rita Bagalini
- 9 feb 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Ecco il secondo libro della trilogia fantasy nata dalla penna di Myriam Benothman.

TITOLO: Dream Hunters - Il veliero delle anime
AUTRICE: Myriam Benothman
GENERE: Fantasy
SERIE DI RIFERIMENTO: Dream Hunters vol.2
PAGINE: 271
EDITORE: Astro Edizioni
TRAMA:
Sophie ha scoperto il suo potere e sconfitto la temibile Belisma. Tutto però ha un prezzo. Per riportare in vita il suo principe, Sophie perde il ruolo di custode e ogni legame con il mondo incantato è compromesso. Alexander non ricorda nulla e la considera un'estranea. Sembra non esserci più posto per lei, finché un susseguirsi di eventi costringe i regnanti di Anwyn ad accoglierla fra loro. Una ad una, le principesse delle fiabe vengono colpite da un misterioso maleficio e le conseguenze sul mondo reale sono immediate: una minaccia che porta con sé antichi ricordi, mentre il passato inizia a riaffiorare. Tra conflitti, incantesimi e scelte sofferte, Sophie e Alexander si troveranno ad affrontare l'origine stessa del male.
COSA NE PENSO:
Se ne “Il ponte illusorio” è Sophie ad aver perso qualsiasi ricordo legato ad Axel, ne “Il veliero delle anime” è proprio il principe di Anwyn colui che non ha memoria della sua amata. Il primo libro termina con una Sophie distrutta dal dolore per la morte del suo innamorato, china sulla scrivania intenta a modificare la storia per salvarlo. Ora, nel secondo volume, scopriamo che la giovane custode, utilizzando il proprio potere per riportare in vita Axel, ha violato le leggi del regno incantato e gli Anziani le stanno facendo pagare le conseguenze di tale scelta.
L’ostinata ragazza cerca quindi in tutti i modi di prolungare la sua presenza ad Anwyn proprio allo scopo di riuscire a recuperare i ricordi del principe: non può permettersi di perdere ciò per cui ha tanto lottato. Nonostante per Alexander lei sia all'apparenza un’estranea, i due protagonisti sono comunque uniti da un filo che che li porta a sentirsi legati l’uno all'altra qualsiasi piega prenda la vita. La scena della casa sull'albero è di una dolcezza struggente e allo stesso tempo piacevolmente dolorosa. Il lettore, assistendo ai tormenti interiori di Axel, alle domande che si pone il suo cuore e guardando Sophie che non getta la spugna neanche un momento e, caparbia, cerca di aprirsi un varco nella mente di lui, è portato a credere, anche solo per un attimo, all'esistenza del vero amore, quello a cui si è destinati da sempre e che forse esiste solo nelle fiabe.
In aiuto di Sophie arriva la principessa delle ninfe, Corinna, la quale le dona la sua corona di margherite, trofeo ambito da tutti i partecipanti al torneo annuale.
«Oggi siete la mia fata madrina», la ringraziò con un piccolo inchino. «Grazie, principessa Corinna.»
«Un’ultima cosa», aggiunse la ninfa prima di accomiatarsi. Si sfilò la corona di fiori e gliela porse. «Prendetela».
«Non posso, è troppo importante».
«Datela ad Alexander. Lo aiuterà a ricordare».
Oltre alla creatura dei boschi però, il vero supporto è quello che Sophie riceve da Kiki. Ebbene si, finalmente Myriam ci accontenta spedendo anche la migliore amica della nostra eroina a palazzo, tra principi e principesse. L’entrata in scena di Kiki ad Anwyn è geniale e divertente, proprio come lei.
Purtroppo riconquistare il cuore di Axel e restituirgli i suoi ricordi non è l’unico problema che Sophie si trova a fronteggiare. Una forza oscura minaccia nuovamente il regno delle fiabe e con esso persino il mondo reale. Belisma è morta davvero?
Il lato un po’ dark di questo secondo volume credo sia proprio il dettaglio che fa la differenza. Che si parli delle versioni Disney o delle fiabe originali, tutti conosciamo le classiche e famosissime principesse Aurora, Ariel e Biancaneve, ma qui le ritroviamo in una veste inedita. L’autrice tira fuori il lato oscuro di fanciulle le quali ci hanno sempre abituate a gioire per il loro “e vissero per sempre felici e contenti”. Immaginare la mite Aurora o l’ingenua Ariel vestire i panni delle streghe che hanno tentato di impedire il loro lieto fine (Malefica e Ursula) è un’idea originale e per niente scontata che fa risaltare il romanzo tra tutti gli altri del suo stesso genere. Vedere le principesse mettere i bastoni tra le ruote a Sophie, la quale nel primo libro è stata loro di grande aiuto, esalta le vicende rendendole più avvincenti.
Il finale poi conquista del tutto l’attenzione del lettore. Se Kiki è stata catapultata nel regno incantato forse qualche principe è pronto per una gita a Parigi? (NIENTE SPOILER!!!)
Cos'altro aggiungere? La saga di Dream Hunters è una delle poche serie fantasy che seguo e leggo con passione. Non è noiosa, la scrittura è appassionante e descrittiva al punto giusto, i protagonisti sono ben strutturati e le vicende si susseguono senza punti morti. I libri di Myriam sono davvero dei piccoli e preziosi gioielli.

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