CHE COS'È PER ME LA SCRITTURA
- Maria Rita Bagalini
- 10 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min

Questa settimana per la rubrica Instagram #unavitadascrittore ho dovuto rispondere alla seguente domanda: "Cos'è per te la scrittura?"
Subito ho pensato: "E adesso da dove comincio?"
Si tratta di un argomento ambio quindi mettetevi comodi!
Ho iniziato a scrivere per gioco quando andavo alle medie, ma non ho mai terminato nessuna delle storie che ho iniziato; amavo di più leggere. Poi, dopo un lungo periodo di pausa durata tutto il tempo del liceo, ho conosciuto il mondo di #wattpad e da lì ho ripreso carta e penna.
L'IDEA
Quando inizio a scrivere un nuovo romanzo parto sempre sa un’idea che ho lasciato maturare nella mia testa per un po’. Ho una cartella nel computer contenente tutte le trame e gli input a cui ho pensato nel corso del tempo. Quando l’idea arriva, se sono a casa la segno su un quadernino e se sono fuori la scrivo sulle note del telefono, poi con calma, appena ho tempo, metto tutto nel pc.
LA STESURA
Quando decido che l’idea è maturata abbastanza e posso effettivamente trasformarla in qualcosa, mi butto nella prima stesura del romanzo e farlo è sempre emozionante, un salto nel vuoto.
SCHEMI O ISPIRAZIONE?
L’idea nasce sempre dall’ispirazione, ma poi, quando decido che deve diventare un romanzo, devo per forza schematizzare qualcosa: schede dei personaggi principali, il cattivo/a di turno, l’incipit. Mano a mano che scrivo cerco di pianificare ciò che avviene nei capitoli, giusto per non perdermi nei meandri della mia testa, ma lascio comunque spazio alla fantasia e all’ispirazione perché non tutto posso deciderlo a tavolino. Spesso sono così presa dai dialoghi da andare letteralmente a braccio ritrovandomi ad aver scritto tutto il contrario di ciò che avevo progettato. È proprio questo che mi affascina del processo creativo di scrittura, la rapidità con cui arriva un’idea e tutti i cambiamenti che può avere quando iniziamo a dare parole alla fantasia.
LE SENSAZIONI
La scrittura mi trasmette libertà, spensieratezza e in contrapposizione anche controllo. Quando scrivo posso essere chiunque, ad ogni romanzo posso trovarmi in un luogo diverso, posso gestire le avventure e le disavventure dei protagonisti consapevole che l’ultima parola spetta sempre e comunque a me, posso fare cose che nella vita reale non farei mai, insomma… Quando scrivo sono felice.
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